Torre della Pergola, Il Faro di Punta Preposti

Tra Vieste e Mattinata, lungo uno dei tratti più spettacolari della costa garganica, si nasconde una sentinella silenziosa: il faro di punta Preposti. Situata a picco sul mare nella località di Pugnochiuso, questa torre-faro racconta secoli di storia e si staglia come simbolo di resistenza, memoria e bellezza.

La torre della Pergola nasce nel XVI secolo come parte di un sistema difensivo voluto dal viceré don Pedro Afán de Ribera per contrastare le incursioni dei pirati saraceni. La sua funzione, come quella delle altre torri d’avvistamento del Gargano, era chiara: avvistare e segnalare con fumo e fuoco l’arrivo di imbarcazioni nemiche. Era una delle 131 torri presenti in Puglia nel 1748, costruite per proteggere il Regno di Napoli.

Nel corso dei secoli, la torre ha mutato il suo volto. Nel 1936 venne trasformata in faro e attivata l’anno seguente. Oggi, il faro, alto 62 metri sul livello del mare, ha una portata luminosa fino a 30 chilometri e rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la navigazione lungo il promontorio del Gargano. Tuttavia, l’accesso alla struttura è vietato: l’area è zona militare e protetta da un perimetro inaccessibile.

Un luogo impenetrabile ma affascinante

Questo faro sorge sopra la baia della Pergola, una piccola insenatura selvaggia e rocciosa senza stabilimenti, perfetta per chi ama le immersioni. La spiaggia è raggiungibile da una stradina che parte dalla strada provinciale Vieste-Mattinata. A Pugnochiuso, la natura domina incontrastata: falesie bianche, fondali profondi e la macchia mediterranea accompagnano chi attraversa questo tratto di costa ancora incontaminato. A poca distanza si trovano anche luoghi di grande suggestione come la splendida Cala della Pergola e quella di Pugnochiuso.

La singolare storia della guardiana del faro

Il faro di Punta Preposti è anche custode di una storia straordinaria: quella di Maria Rita di Loreto, l’unica donna farista d’Italia. Assunta nel 1976 con concorso pubblico dal Ministero della Difesa, ha vissuto per anni nell’alloggio bianco accanto alla lanterna. La sua presenza ha segnato una svolta in un mondo fino ad allora dominato dagli uomini. Conosciuta a Vieste come “la marescialla”, ha affrontato in solitudine tempeste, incendi, animali selvatici e persino operazioni di salvataggio durante la guerra del Kosovo. La sua storia ha ispirato anche il teatro, diventando protagonista della pièce “La guardiana del faro”, con le musiche di Nicola Piovani.

Per chi desidera scoprire altri luoghi simili lungo la costa garganica, è possibile ammirare anche la Torre di San Felice e le altre torri costiere che punteggiano il paesaggio tra Vieste e Peschici.

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