Vieste e il suo quartiere Ebraico

Nella pittoresca città di Vieste, affacciata sull’immensità dell’Adriatico, possiamo trovare le tracce della presenza di un’antica comunita ebraica, il cui impatto è ancora percepibile oggi.

La Giudecca Viestana

L’antico quartiere Ebraico, noto come la Giudecca, era situato nel borgo medievale della città e ospitava la comunità giudaica Viestana almeno fin dal X secolo.
Essa crebbe significativamente dopo il 1223, quando accolse molti ebrei sopravvissuti al terremoto che distrusse Siponto. Con il passare del tempo, alcuni terremoti hanno ridisegnato il paesaggio, trasformando parte della zona in una piazzetta che guarda verso Punta San Francesco.
Ancora oggi, “via Judeca”, una stretta via che termina in una terrazza a strapiombo sul mare, è un simbolo tangibile di questa eredità.

Gli Ebrei Viestani

La comunità ebraica di Vieste, con la presenza di abili artigiani e tintori, prosperava grazie al commercio marittimo, contribuendo in modo significativo all’economia locale.
Un personaggio di spicco fu Ysaq b. Shelomoh dal Barri, un medico e copista ebreo originario del sud della Francia.
Nel 1455-56, egli tradusse in ebraico il trattato “De Chirurgia” di Guglielmo de Saliceto. Il copista rimase profondamente colpito dalla vastità del mare che circondava Vieste, una città che sembrava fluttuare sull’acqua. Questa impressione lo ispirò a selezionare un passaggio pertinente dalla Bibbia, il Salmo 104, per esprimere sia i suoi sentimenti sia il momento in cui completò il suo lavoro. «Ho completato – egli scrisse – questo libro qui in Vieste, situata sul mare, trenta miglia in mezzo al mare, nell’anno: “Ecco il mare grande e vasto da ogni lato”. La data è rappresentata dalla somma del valore numerico delle lettere ebraiche, opportunamente contrassegnate, che costituiscono l’espressione «e vasto» (ורחב) (cit. C. Sirat, M. Beit-Arié, Manuscrits médiévaux en caractères hébraiques portant des indications de date jusq’à 1540, I-II, Jerusalem-Paris 1472-1979, II, 88., fonte Tel Aviv University https://www7.tau.ac.il/omeka/italjuda/items/show/1096#_ftn3 ).

In seguito alle invasioni di pirati, alcuni eventi politici come la cacciata degli Ebrei dalla Spagna nel 1492 e dal regno di Napoli nel 1510, la bolla di Paolo IV del 1555 e il terremoto del 1646 che distrusse l’intero quartiere, la comunità Ebraica Viestana perse importanza fino a scomparire.

La presenza del quartiere Ebraico è indicativa delle radici storiche e delle influenze culturali che hanno plasmato Vieste. Come molte altre località del Mediterraneo, Vieste è un crogiolo di culture, un luogo dove si intrecciano e si fondono le tradizioni greche, latine, giudaiche, cristiane e orientali. Questa ricca miscela culturale ha contribuito a creare il tessuto unico di Vieste, rendendola non solo una testimonianza vivente del passato, ma anche un esempio luminoso di come diverse culture possano coesistere e arricchirsi a vicenda lungo le rive del tempo.

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