La Cattedrale di Vieste

La Cattedrale di Vieste, oggi Basilica Minore, si erge nella parte alta del borgo medievale, a pochi passi dal suggestivo Castello Svevo. Dedicata a Santa Maria Assunta in Cielo, venne edificata nella seconda metà dell’XI secolo ed è uno dei più antichi esempi di stile romanico-pugliese in Puglia. La sua pianta basilicale, con tre navate divise da due file di sei colonne, mostra ancora i capitelli corinzi e cubici originali, decorati con motivi zoomorfi e floreali che richiamano influenze orientali, piuttosto che pugliesi, riconducibili al gusto arabo e alla tradizione campano-beneventana. All’esterno si conservano elementi architettonici originali come la parete settentrionale con fregi, l’ingresso laterale con protomi leonine e una monofora strombata.

cattedrale viesta, campanile

Le trasformazioni della Cattedrale di Vieste nei secoli

Nel corso dei secoli la Cattedrale ha subito numerosi danni dovuti a eventi nefasti: tra questi, il saccheggio veneziano del 1239, le incursioni turche del 1480 e del 1554, e i terremoti del 1223 e del 1646 che distrussero parte della struttura, tra cui la facciata romanica e il campanile. L’attuale campanile, ricostruito in stile barocco dopo un ulteriore crollo nel 1772, fu completato solo nel 1814. A partire dalla seconda metà del Settecento, i vescovi Cimaglia e Maruca promuovono una fase di rinnovamento con l’intonacatura delle pareti, l’inserimento di stucchi decorativi, altari in marmo intarsiato e un nuovo soffitto ligneo dipinto in stile barocco napoletano. Quest’ultimo raffigura tre grandi tele con la Madonna Assunta, San Michele Arcangelo e San Giorgio, i santi che danno il nome ai tre rioni del centro storico.

 

L’interno della Cattedrale di Vieste

Entrando nella Cattedrale, il percorso di visita prende il via con due teche che custodiscono le “Casse” della Madonna di Merino, utilizzate durante le processioni solenni del 9 maggio. La Cappella del Battistero, la più antica, ospita un fonte in marmo con coperchio in legno decorato da artigiani napoletani. Tra le cappelle laterali più rilevanti troviamo quella dedicata a San Giorgio, con altare in tufo e reliquie di San Pio; quella della Madonna del Rosario con una pala del 1521 di Michele Manchelli; la Cappella della SS. Trinità con opere del pittore locale Tomaiuolo, e la Cappella del Popolo, che accoglie la statua lignea di Santa Maria di Merino, simbolo religioso della città. Ogni cappella è arricchita da dipinti, affreschi, altari scolpiti e preziosi elementi devozionali.


La Cattedrale custodisce anche opere di pregio come il Cristo morto, altorilievo marmoreo di scuola michelangiolesca, e una Sacra Conversazione di scuola veneta nella Cappella del Santissimo Sacramento.

Nella navata di destra si trovano altre cappelle dedicate alla Madonna Addolorata, Sant’Anna, San Michele, San Francesco da Paola e all’Annunziata, che ospita elementi marmorei e affreschi del XVIII secolo. La ricchezza artistica e simbolica di questi ambienti rende la visita un’esperienza immersiva nella spiritualità e nella cultura garganica. Nel febbraio del 1981, Papa Giovanni Paolo II ha conferito alla Cattedrale il titolo di Basilica Minore, riconoscendone l’importanza storica e religiosa.

cattedrale vieste
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