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Turismo Religioso sul Gargano, tra folk e fede

Vieste, festa di Santa Maria 1951 - autore ignoto

Vieste, festa di Santa Maria 1951 – autore ignoto

Sul Gargano, come in tutto il sud Italia, è ancora molto forte la tradizione religiosa collegata ai Santi. Qui le processioni, le bancarelle, la banda di paese, gli spettacoli pirotecnici, sono sentiti e attesi ogni anno da tutta la popolazione.

Partendo da Vieste, la perla del Gargano, le due date che dovete segnarvi sono il 23 aprile e il 9 maggio, rispettivamente San Giorgio e Santa Maria di Merino.

La festa di San Giorgio, che ogni anno si festeggia il 23 aprile, è caratterizzata dalla famosa corsa dei cavalli, corsa ippica che si svolge per tradizione sul Lungomare Europa (spiaggia di San Lorenzo). Da non perdere durante la festa di paese il panino con la frittata offerto dall’istituto alberghiero a tutta la popolazione. Poi il concerto e gli spettacoli in Piazza del Fosso (piazza Vittorio Emanuele II), la banda e i fuochi d’artificio sul mare, ti faranno vivere un’esperienza che porterai a casa con gioia.
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La festa di Santa Maria di Merino è la festa popolare più sentita dai viestani. Ogni 9 maggio tutta la popolazione, anziani, donne e bambini, partecipano all’affascinante processione. Si parte dal centro città per arrivare, a 8 Km di distanza, presso la località Santa Maria dove si trova l’omonima chiesa luogo di culto e dimora della Madonna di Merino. Il percorso della processione costeggia e attraversa alcune tra le spiagge più belle di Vieste. Dal Lungomare Europa si passa a quello di Sfinale e Spiaggia Lunga. Il 9 maggio siamo vicinissimi alla stagione estiva, quindi un’occasione per alcuni, per fare il primo bagno a mare. Suggestivo e unico e il ritorno della processione, si ripercorre la strada dell’andata di sera con in mano una candela a celebrazione del santo, in questo caso la Madonna di Merino. 7/8mila persone distribuite in due file parallele con al centro la statua della Madonna di Merino, i rappresentanti del clero e delle istituzioni, che insieme intonano canti di devozione al Santo patrono, danno vita ad uno spettacolo mistico unico sul Gargano e in Puglia. Se la festa religiosa si tiene il 9 maggio, quella civile si prolunga per tre giorni, infatti dal 7 al 10 maggio non perdere l’occasione per visitare la perla del Gargano in compagnia di tutta la popolazione alla scoperta di tradizioni ma anche solo per farti un bagno, un giro in barca alla scoperte delle bellezze di Vieste.

Se parliamo di religione però la prima cosa che ci viene in mente quando parliamo di Gargano è San Giovanni Rotondo. San Pio, che tutti ancora qui chiamano Padre Pio, è stata una figura talmente potente che ha forgiato la memoria di tutti coloro che lo hanno conosciuto o solo sentito raccontare. Oltre ai miracoli, le stigmate, la vita da Santo che pensiamo tu conosca già, Padre Pio è stato un protagonista laico e concreto. L’opera di costruzione del famoso ospedale racconta come un uomo di Dio sapeva benissimo come la medicina e la tecnica potevano aiutare molti più malati che le preghiere. È a lui che si deve la costruzione di questo ospedale tra i più all’avanguardia dello Stivale. Noi non amiamo molto come è stata gestita la visibilità dovuta al frate francescano della città di San Giovanni Rotondo. Se la visiterai troverai tutto tranne l’aria mistica che cerchi. Le reliquie di Padre Pio, come tutta la sua esistenza, sono state trasformare in merce, souvenir e posti letto in una enorme operazione di merchandising che a noi sinceramente non piace. La famosa chiesa costruita da Renzo Piano poi, manca di sacralità. Ti sembrerà di essere in una anonima sala ricevimenti di un albergo. Questo ci dispiace, ma se dobbiamo raccontarti il territorio dobbiamo, per onestà, essere sinceri.

Per le ragioni sopra elencate, molte volte a chi ci chiede di visitare dei luoghi di culto noi preferiamo consigliare Monte Sant’Angelo. Da qui, oltre mille anni fa infatti, nacque il culto di San Michele Arcangelo, che porta con se una storia fatta di Vescovi, Templari, Papi e leggende in perfetto stile medievale. Monte Sant’Angelo è da poco anche Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

Grotta Montesantangelo

Santuario di San Michele, la grotta

Visitandolo sentirai un’energia particolare classica dei luoghi pieni di storia e misticismo come ad esempio Assisi. La grotta di San Michele Arcangelo con sopra la Basilica dedicata e il famoso campanile, il Castello federiciano, l’Abbazia e gli eremi di Pulsano, il borgo antico, sono tutte tappe obbligate che dovrai visitare. Poi oltre la storia e il culto di San Michele Arcangelo, Monte Sant’Antangelo è famosa anche per la gastronomia, nel centro storico troverai ottimi ristoranti che ti faranno mangiare il meglio dei prodotti garganici a prezzi equi e onesti.

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